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Prigionieri

Prigionieri: Appello in solidarietà ai fratelli Cerezo, detenuti di coscienza messicani

martedì 25 gennaio 2005, di Comité Cerezo México

di Martedì, 25 Gennaio 2005 - 03:16 PM

Messico

I fratelli Aejandro, Héctor e Antonio Cerezo di 23, 26 e 28 anni, studenti della UNAM sono detenuti dall’agosto del 2001 presso il carcere di massima sicurezza "La Palma". Sono stati arrestati e torturati con l’accusa d’aver collocato petardi contro diverse banche di Città del Messico. In totale sono 7 i reati dei quali vengono accusati, ma 4 fra questi sono caduti come quello di terrorismo, che motivò gli arresti. Dal 26 aprile 2004 si è in attesa dell’ultima sentenza giudiziaria che potrebbe rimetterli in libertà.

Il 16 gennaio 2005 Héctor e Antonio sono stati illegalmente trasferiti nei penitenziari di massima sicurezza, rispettivamente di Puente Grande e Matamoros, con l’accusa priva di fondamento di essere i cervelli del narco-traffico nel carcere "La Palma". E’ evidente l’intento di sviare il processo giudiziario da un caso politico ad uno di delinquenza comune. Si tratta di una pressione sui giudici che seguono il loro caso, in modo che non concedano la libertà.

Con questa separazione arbitraria i fratelli Cerezo restano a 800 km. l’uno dall’altro e dalla capitale, rendendo impossibili i colloqui con i familiari e l’avvocato.

Dal momento dell’arresto dei tre fratelli s’è costituito un comitato per la loro difesa, formato da familiari e amici, i quali sono stati perseguitati e in diverse occasioni hanno ricevuto minacce di morte. Oggi, con il trasferimento e l’accusa di contatti con il narco-traffico, lo Stato criminalizza la difesa dei diritti umani e l’appoggio solidale generato dal comitato. Infatti il segretariato di Pubblica Sicurezza ha dichiarato che le mobilitazioni e le denuncie di tali diritti all’interno di detto carcere da parte del nostro comitato vulnerano le istituzioni e fanno parte della strategia del narco-traffico.

Rendiamo pubbliche le nostre preoccupazioni:

1- L’isolamento al quale sono sottoposti i fratelli Cerezo in tre differenti carceri provoca difficoltà alla loro difesa, per la distanza e i costi dei colloqui per l’avvocato. E’ evidente che si sta cercando di spezzare il vincolo che li unisce a familiari e amici.
2 - L’accusa di contatti con il narco-traffico, vista l’attuale situazione di scontro tra lo Stato e i boss della droga, aumenta seriamente il rischio per la loro integrità fisica, potendo giungere all’assassinio.
3 - Le accuse dello Stato contro il Comité Cerezo acuiscono il rischio di azioni contro i suoi membri e vulnerano il lavoro in difesa dei diritti umani.

Pertanto rivolgiamo un appello alla società in modo da:

1 - appoggiare pubblicamente le iniziative del Comité Cerezo che difende i diritti umani non solo dei tre fratelli, ma anche quelli di altri messicani;
2 - aiutarci nelle spese economiche per i colloqui dei familiari e degli amici ai tre fratelli Cerezo e per coprire le spese della difesa legale;
3 - esigere, individualmente o collettivamente, al governo dello Stato messicano il trasferimento dei fratelli Cerezo presso un carcere vicino ai propri familiari e la fine della criminalizzazione della difesa dei diritti umani che realizza il Comité Cerezo;
4 - esortare i giudici che seguono il caso dei fratelli Cerezo a sentenziare in maniera conforme al Diritto la loro immediata liberazione, in modo che siano incorporati nella società.

Comité Cerezo
http://www.nodo50.org/comitecerezo
comitecerezo@nodo50.org
Solidarízate: Bital N° 6064599269-Emiliana Cerezo Contreras
México, D.F. 24 gennaio 2005.

Inviare copia dei vostri messaggi a comitecerezo@nodo50.org

Traduzione: lubrijant@anarcotico.net


Vedi on line : anarcotico.net

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